Come arginare le derive di potere che possono manifestarsi dall’abuso degli algoritmi di Intelligenza Artificiale? Quali sono gli strumenti a nostra disposizione? In questo confronto tra algocrazia – il potere agli algoritmi – e algoretica – i principi etici applicati all’IA – si innesta il secondo appuntamento dell’iniziativa “L’Angolo del Libro” del CDTI di Roma, dedicato al volume “Etica digitale e Intelligenza Artificiale. I rischi per il diritto alla privacy” dell’ingegner Fabio Lazzini. L’evento, introdotto dalla Presidente del Club Maria Pia Giovannini e moderato da Mauro Munzi, responsabile della comunicazione, ha offerto una riflessione approfondita sui temi cruciali dell’etica nell’era dell’intelligenza artificiale.
L’Etica come Fondamento dell’IA
Fabio Lazzini ha sottolineato come l’etica rappresenti un sistema di valori e principi morali che deve essere integrato “by design” nello sviluppo delle applicazioni di intelligenza artificiale. “Non si tratta più solo di elaborazione o aggregazione di dati“, ha spiegato l’autore, “ma di analisi e sviluppo che deve tenere conto dei principi di non discriminazione, non profilazione e tutela della dignità delle persone“.
Governance e Accountability: L’Esempio della Nuova Zelanda
Un punto centrale della discussione ha riguardato la necessità di stabilire ruoli e responsabilità chiari nell’utilizzo dell’IA. Munzi ha evidenziato l’importanza dell’esempio neozelandese, dove è stato implementato un sistema di censimento di tutti gli algoritmi utilizzati nel Paese, definendo per ciascuno le modalità di accountability e gli stakeholder interessati.
“Ogni amministrazione che utilizza l’IA nei servizi verso la popolazione deve fare una valutazione del rischio etico e morale“, ha confermato Lazzini. “L’etica deve entrare nella cultura organizzativa ed essere considerata sempre più strategica“.
Algocrazia vs Algoretica: Il Bilanciamento Necessario
Il dibattito ha affrontato il delicato equilibrio tra algocrazia (il potere degli algoritmi sempre più pervasivi nella vita quotidiana) e algoretica (la capacità di indirizzare eticamente il funzionamento degli algoritmi). “Ormai non possiamo più fare a meno degli algoritmi, che pervadono sempre di più la nostra quotidianità“, ha osservato l’autore, “ma dobbiamo far fronte al loro cattivo utilizzo attraverso un bilanciamento dei diversi interessi in gioco“.
Prospettive Future
L’evento ha messo in luce in definitiva la necessità di un approccio antropocentrico alla governance tecnologica, dove l’IA Act europeo rappresenta un passo importante verso la definizione di ruoli e responsabilità. Come sottolineato da Mauro Munzi, il CDTI sta lavorando attivamente su questi temi attraverso commissioni dedicate, inclusa quella sull’etica dell’IA.